Il nome
quando la poesia bussa alla mia porta puntualmente,
è per dire: “guarda l’avevi perso ancora”.
allora me lo sporge e le sorrido grato
poi chiudo l’uscio e lo conduco a letto.
finalmente si riposa io e il mio me
ché non abbaglia più
l’Io del mio nome.
Bianca Bi
Grazie per la tua visita al mio blog, sono poco presente da tempo…sono venuta ricambiare la visita e devo dire che ne sono contenta. In questa tua ritrovo anche la mia lotta con il mio me, e che dire poi di quando i me sono così molteplici che non riesco a metterne a letto neanche uno, figuriamoci a scriverne poi…complimenti!
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Grazie frantzisca..ti ho letto volentieri
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