Nel mare d’estate una neve sospesa

il rondone lascia il nido
mentre un cane si accovaccia al lato della strada
poi un tram…

invece lascia il nido un rondone.

la strada si accovaccia?

appare un tram.

su un lato un cane.

la luce male incide il volto di un passante.

un braccio scrive.

due occhi da lontano a osservare.

e poi ritorna:
il bianco inchiostro risucchia punti e spazi
vuoti e nuovamente
di saliva bagna il tempo
ma rimane fermo nel prato qualcosa che domanda
nel mare d’estate una neve sospesa
due occhi sempre aperti verso il braccio
il braccio che ancora è li che scrive
un braccio ancora lì, caduto.

Bianca Bi

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10 pensieri su “Nel mare d’estate una neve sospesa

  1. Sarino

    “e poi ritorna:
    il bianco inchiostro risucchia punti e spazi
    vuoti e nuovamente
    di saliva bagna il tempo
    ma rimane fermo nel prato qualcosa che domanda
    nel mare d’estate una neve sospesa
    due occhi sempre aperti verso il braccio
    il braccio che ancora è li che scrive
    un braccio ancora lì, caduto.”

    Applausi a scena aperta. Un’altra perla!

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  2. L'Irriverente

    “…e sulle eterne pagine
    cadde la stanca man”,
    scriveva Manzoni; ma a parte questo ricordo stimolato dai tuoi bei versi, la cosa che più mi ha colpito è il gioco dei contrari, a tratti surreale, che si propone in più forme nel corso della poesia.

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