Archivio mensile:agosto 2016

Per F.

caro..
a volte parliamo suoni incomprensibili
parole agonizzanti
lottiamo contro pareti irte e invisibili
soffriamo il tedio della luna
con gl’occhi fissi su paesaggi immutati.
le nostre ombre ci agguantano da dietro
gl’intimi nemici ci abitano il corpo e non riusciamo
a scacciarli, non riusciamo.

caro..
si brilla a stento in questo buio
e si brilla piangendo
colando lacrime dense e ceree
gridiamo al seno di una madre
che siamo ancora piccini e fiochi
immersi nell’oblio del suo collo di miele
nella dolce apnea delle sue terree caverne
le chiediamo la pietà di non pretendere
da esili candele
di competere con la luce del sole.

 

Bianca Bi

Non c’è più rumore

non c’è più rumore qui
nei miei pochi gesti
in questi miei quieti rituali.
quel rumore che sa di dolce
quando investe ondoso
gli oggetti cari di una casa
e tocca:
il vestito blu che prega sopra il letto
la tazzina di caffè incrostata di rosso
la chitarra senza corde e scarpe sparse
le penne senza inchiostro
e quello specchio che non mi
riconosce. non c’è più rumore qui…
e fuori qualcosa è rallentato
fuori anche è silenzioso.
questa casa ha il pavimento ferito
e in fondo alla sua piaga a sconfinare
i gemiti e le risa
il rumore di una voce
la carezza d’un saluto…
dovrò dirlo al Signore del piano superiore
gli dirò di rattopparmi il pavimento
gli dirò che ho un male dentro il petto
lì, dove non mi ha più colpito
mi fa male.

Bianca Bi