Archivio mensile:novembre 2019

Silenzio

un suono si spande
qui dove l’anima è sola
muoiono alberi
un grido si spande
qui dove l’anima vola
si prega a stento
un grido si leva
qui dove i prati
sono
gialli
ormai

(Testo del prossimo singolo: Silenzio)

Bianca Bi

-il silenzio è qualcosa di spaventosamente materico-

Ho bisogno di scriverti una lettera

ci deve essere una qualche forma
di continuità fra noi
anche nell’addio.
forse il passaggio d’aria che
spettina i miei capelli
infine scosterà anche
le tende della tua stanza
e tu le guarderai stranito
come si osserva un déjà-vu,
come quando ci si sofferma
su un odore legato a nebulosi
ricordi. e s’indugia per riafferrare
il lembo a qualcosa che sfugge.
come a voler cogliere i fiori appassiti
di un giovane autunno.
ho bisogno di scriverti una lettera.
di toccare il foglio con le mie mani
e sapere che sulle mie impronte
passeranno le tue
e si mischierà in qualche modo
questa nostra poca materia
come la cenere
che tormenta le tombe.

Bianca Bi

Dipinto: Jan Vermeer – Donna che legge una lettera davanti a una finestra.

Naufragio

(…)
“E insegni che non ci sono parole
Che a volte bisogna tacere
Che è come scrivere cielo sul cielo
E’ come scrivere acqua sul mare”
(…)

da “Naufragio”, singolo. Bianca Bi

Alice

eccoti. sei tra i rumori 
forti le forti luci
le prime forme
la materia frastornante.
hai la tattilità fragile
della pelle svestita e senza
impronta alcuna.
eccoti. già protesa, già
imperfetta, già
assediata dalla parola:
Alice
tutto il mondo ti tocca ora,
impari le mani i baci i 
seni
il caldo latte la continua
gemmazione delle cose il freddo
le mancanze
ma tu sai tutto già
eppure nulla
il tuo sguardo
si posa sul mondo
per la prima volta
conoscendolo da sempre
perché hai ancora in petto
il cuore di tua madre
e sul viso l’occhio di Dio.

Bianca Bi

Dipinto: Norham Castle at sunrise – William Turner

le mani

mi turba tutta questa postura
delle mani
voi le ponete tra la bocca
e le cose
come torri di guardia
del vostro Nome
voi vi muovete le mani
per sbarrare i varchi
alle parole eterne e senza lingua

ma le mani nel nascondimento
come labbra ribelli
parlano sempre e solo il gesto
in caduta

loro nella notte
si afferrano e si stringono
e si uccidono.

Bianca Bi

Ora le maschere tengono i fili

ora le maschere tengono i fili
a uomini di stoffa
l’occhio di bue è puntato
su smaniose piroette
senza tregua:
una luna piena che non lascia
scampo alla notte:
si vergognano le ombre.
dietro le quinte della parola
non c’è nessuno. nessuno
a tenere il tempo. nessuno
alle corde perché si chiuda
il sipario.

Bianca Bi

Dipinto: Mario Lattes – Autoritratto con marionette.