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Il Personaggio Zeta pensa…

idiozia
toccami come toccheresti la corteccia spessa
di una quercia
allora potrai descrivere la mia rugosità
e poco altro.
dicono che parli benissimo di me
che sai quanti anelli mi strozzano le viscere
e conosci il volo dei corvi
la forma delle mie lettere
i punti le virgole
gl’intimi accenti
i suoni che creano la parola Pensiero 
di nascosto dalla mia voce
fuori dal mio capitolo
tutti ti chiamano dio
con una d fasulla che è rimasta bambina
e tu continui a chiamarmi con un nome che non è il mio.

Bianca Bi

Il personaggio Zeta pensa…

Liberta (‘)

c’è una smania d’ essere vento

ognuno sulla propria strada

un ululare contro pareti d’alberi e cemento

un ruggire rabbioso che agogna il mare aperto

qualcuno l’ha chiamata libertà…

 

una parola con qualcosa,

forse l’accento,

che mi s’infilza sul fianco

che mi espande lo stomaco

e lo gonfia di cenere e biancore

 

forse l’accento

che mi strozza con un filo d’arbitrio appeso al cielo

e prolunga le mie dita

d’interminabili rami

 

il cosmo, sapete, non si sta espandendo

sta inseguendo con infinita angoscia
la propria fine

così io afferro le reti che m’attorniano

non per rompere la mia prigionia

ma per toccare il luogo certo del mio confine(.)

 

Bianca Bi

Il Personaggio Zeta pensa.

LO SPAZIO INCERTO

ho deciso di allontanarmi di qualche metro dai pensieri
è uno spazio incerto questo mio
le idee galleggiano nell’aria
a volte tanto pallide altre volte un po’ costrette al trucco e seducenti
dovremmo vivere con  belle idee a portata di mano
le mie sono vecchie e imbecillite davvero stralunate chissà forse un po’ defunte

è uno spazio incerto questo mio
ho perso il filo del discorso e m’offrono l’ago nel pagliaio
dorato, addirittura
per la scucitura, dicono, là nella tua persona
tutte le parole svolazzanti
(potessi non sentire)
s’annidano indelebili qui dentro, una dopo l’altra
come una maledetta pennellata di troppo
in un quadro già compiuto e non firmato
stupida dimenticanza!

è uno spazio incerto questo mio
ha pareti tenui di carta velina
e buchi un po’ qua e là
è difficile misurare la propria statura
senza che i piedi tocchino un suolo
così il sarto m’ ha fatto una nuova persona
ma l’ha cucita tanto grande che ogni due per tre mi cade

che spazio incerto questo
mio?
di tutti…di nessuno.
venite avanti
firmate pure
ma riportatemi il filo del discorso.

Bianca Bi