Archivio mensile:marzo 2016

Il Personaggio Zeta pensa.

LO SPAZIO INCERTO

ho deciso di allontanarmi di qualche metro dai pensieri
è uno spazio incerto questo mio
le idee galleggiano nell’aria
a volte tanto pallide altre volte un po’ costrette al trucco e seducenti
dovremmo vivere con  belle idee a portata di mano
le mie sono vecchie e imbecillite davvero stralunate chissà forse un po’ defunte

è uno spazio incerto questo mio
ho perso il filo del discorso e m’offrono l’ago nel pagliaio
dorato, addirittura
per la scucitura, dicono, là nella tua persona
tutte le parole svolazzanti
(potessi non sentire)
s’annidano indelebili qui dentro, una dopo l’altra
come una maledetta pennellata di troppo
in un quadro già compiuto e non firmato
stupida dimenticanza!

è uno spazio incerto questo mio
ha pareti tenui di carta velina
e buchi un po’ qua e là
è difficile misurare la propria statura
senza che i piedi tocchino un suolo
così il sarto m’ ha fatto una nuova persona
ma l’ha cucita tanto grande che ogni due per tre mi cade

che spazio incerto questo
mio?
di tutti…di nessuno.
venite avanti
firmate pure
ma riportatemi il filo del discorso.

Bianca Bi

Senza Titolo

la mia età se ne va in giro arrancando
a vendere anni colmi di saperi aguzzini muniti
di falci che decapitano il corpo
e con chirurgica premura continuano
ad imboccare il capo e cibarlo di parole
altrui.
la mia età è obesa di conoscenza impazzita
di pensieri avariati.
avanza e sputa su ogni passo fatto
un termine nuovo, un altro libro
una casa costruita
una rosa estirpata.
e va, e non può fermarsi
solo può sognare di vestire primule
e boccioli e leggerezza di vento
o di rubare a qualche bimbetto
la dolce ignoranza di vita.
si domanda la mia età se il suo sacco di anni
sarebbe abbastanza pesante
da trattenerla in fondo al mare.

 

Bianca Bi