Archivio mensile:dicembre 2017

Tu sei il rumore che si percepisce appena

tu sei il rumore che si percepisce appena
l’odore di luoghi nascosti
il galleggiante alla canna di un pescatore
tremante.
sei una mano alla maniglia tra una parola
e il punto, lo strappo del mare
tra una parola e l’altra,
il buco della terra
che si è aperto alla croce.

tu sei dolcezza dei liquidi,
sinuosa
sei una forma che si dona,
come una disperazione.

Bianca Bi

(Foto: Sebastiao Salgado – Pescatori Waura nel lago Piulaga, Mato Grosso, Brasile)

A volte i tuoi occhi sono come gli stormi

a volte i tuoi occhi sono come gli stormi,
io non li conosco.
non so dire su quali superfici 
si siano appena mossi,
sopra quali altri oggetti andranno 
a posarsi dopo avermi percorso
quel poco.
e arriva un’apnea che si finge riposo del vento
il timore di un cielo acquattato sotto un vaso
e mi scordo dei nomi tranne per questi pezzetti
del tempo che chiamo piccoli addii
e le scarpe scomposte buttate 
un po’ a caso
sembran darmi ragione.
infine anch’io ho le sembianze di un vaso
e in agguato un silenzio…

perché dimmi come si fa a respirare,
parlare
stando nel mentre delle cose
– né a capo né a fine –
nel mentre di uno sguardo
in un frangente del precipitare
nel dovunque del cielo.

Bianca Bi