guarda quante cose cadute.
mi sei così vicino
eppure c’è spazio tra noi
come tra il senso
e il cielo e i miei occhi arrivano
fin troppo lontano.
guarda quante cose storte ci
circondano
forme solitarie solitudini
nude, ampie strade
e quella morte speciale che non ha
pareti.
ma resta fermo un attimo
dopo la catastrofe.
non affrettarti a ricostruire.
lascia che sia un po’ la distruzione
nella postura anomala delle cose,
del mento quando tocca il petto
e si tace la bocca.
del verso devoto che al vuoto
sta inchinato.
Bianca Bi
Immagine: Sebastião Salgado – 1944