Guarda quante cose cadute

guarda quante cose cadute.
mi sei così vicino
eppure c’è spazio tra noi
come tra il senso
e il cielo e i miei occhi arrivano
fin troppo lontano.
guarda quante cose storte ci
circondano
forme solitarie solitudini
nude, ampie strade
e quella morte speciale che non ha
pareti.
ma resta fermo un attimo
dopo la catastrofe.
non affrettarti a ricostruire.
lascia che sia un po’ la distruzione
nella postura anomala delle cose,
del mento quando tocca il petto
e si tace la bocca.
del verso devoto che al vuoto
sta inchinato.

Bianca Bi

Immagine: Sebastião Salgado – 1944

9 pensieri su “Guarda quante cose cadute

  1. Sarino

    “lascia che sia un po’ la distruzione
    nella postura anomala delle cose,
    del mento quando tocca il petto
    e si tace la bocca.
    del verso devoto che al vuoto
    sta inchinato.”

    che meraviglia, Bianca, una chiusa lancinante e struggente! Complimenti

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  2. tommasopapais

    C’è spazio tra il senso e il cielo. Questo mi ha colpito molto, me lo voglio ricordare esattamente con l’immagine che mi ha evocato il tuo verso.
    Forse è proprio nella contemplazione di questo spazio che nasce e si radica la devozione di cui canti.

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    1. Bianca Bi Autore articolo

      Buongiorno TADS, al lettore arriva spesso qualcosa che l’autore stesso non conosce, di cui non è consapevole e che sempre lo sorprende. Hai dunque sicuramente inteso nel modo giusto, e grazie!
      Bianca

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