Quanto poco si posa lo sguardo
e si riposa
in questo rotolar d’ossa nella vita
senza ritmo di piedi
né volere di muscolo,
io vado
e vado
nell’abbraccio impreciso di
questo ammasso di tatto che deruba
la pelle
del suo centimetro di pudore
e non v’è fiore che soffermi
o quieta alba che commuova
o punto esatto del dolore che mi possa orientare
vado e vado e tanto vado
e Tu?
quando giungo nei pressi del tuo stare
con le salde gambe color legno
ecco afferrami al tuo appiglio
che a me basta ritornare un po’ più in la
un po’ più indietro
in quella danza di passo che era il vivere
ancora in tempo per non cadere
Bianca Bi