Archivio mensile:aprile 2017

Fa’ di me un giaciglio d’erba

fa’ di me un giaciglio d’erba
su cui si appisolano suppliche
e lamenti e si
adagian le foglie, pianto
tenue del legno
carezzata dal vento
lieve
del tuo respiro e basta.
questa è Vita
folle Padre, Tu
che mi fecondi
in quel tormento amoroso
di Croce e fiori, Tu
che per farmi vivere
mi muori.

Bianca Bi

A volte t’immagino

a volte t’immagino suonare il piano
e io ad ascoltare senza pensare a nulla
supina sul letto
ma sopratutto la naturalezza
delle cose che seguono l’andare
delle note e non si ostinano
e non v’è brevità di tempo
né fretta di vita.
t’immagino pensare a me quando suoni
e a noi due e forse il mare ma solo noi
nel mare e qualche gabbiano – che bel verso i gabbiani –
o le rondini – che ricordo l’anno passato
giunsero quasi a maggio –
e noi in silenzio e guai a parlare.
t’immagino suonarmi il corpo
coi miei toni preferiti e i tuoi suoni più caldi
allora mi alzo adagio adagio
le note volano indomate
mi siedo le ascolto
e a una a una
le innamoro
ciascuna al proprio tasto.

Bianca Bi

Ho iniettato cianuro alle parole

ho iniettato cianuro alle parole
e cadono via dai fili tessili
agonizzanti
infine polvere
e le cose libere dai perimetri
umani
corpi svuotati 
e ci si pietrifica come la morte
come la morte all’infinito si accade
e non si muore
le parole han tradito

ma quella cosa quella sorta di caos
che fa piovere cenere sui capelli bruni
e sbianca le vene
da sempre è fedele come solo una madre 
come solo Dio che – ascoltalo bene –
è così silenzioso

Bianca Bi