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                                                      10/12/23
20:55

Che ne è del nostro passato? Tutto si incenerisce. Anche il domani ha un odore di fiamme affamate. Ma più di tutto ci dispera la quiete fredda che infine s'adagia sulla terra. La calma dei fumi...il liscio marmo che da sempre s'innamora del candore delle ossa.

Bianca Bi

La corda

A volte sciogleire il nodo non rivela l'intero perfetto della corda, ma il suo disfacimento, quando con atto di verità si disvela un'altra essenza del nodo: non punto cruciale ma disperata congiunzione tra due lembi spezzati. Allora il nodo più che il fulcro è la fine. 

Bianca Bi

Daniela Pes – Carme

Non posso non condividere questo brano della cantautrice Daniela Pes (anno 1992, Tempio Pausania). Brano che anticipa l’Album di esordio “Spira”. Arrangiamento e produzione di Iosonouncane (suo conterraneo). Colpisce l’uso di un “non-testo” che sembra però poter dire e rappresentare tutto in una lingua inafferabile, arcaica, che è già parola e non solo verso/suono ma che non vuole essere “senso”, al più forse solo sensorialità. Sono proprio i sensi che vengono travolti e liberati dall’ascolto di questo brano. Trovo l’arrangiamento molto raffinato e ne apprezzo il minimalismo. Una cantautrice sorprendente e talentuosa, troppo poco conosciuta e apprezzata. Vi invito all’ascolto!

Nascosto – nuovo singolo –

Uscirà a breve il mio nuovo singolo “Nascosto”. Di seguito il testo. 🙂

Resta nascosto
tutto si divela
ci dev'essere una porta
per rimanere chiusi.
Fai l'indifferente
se parlano altre lingue,
ci dev'essere una chiave
per rimanere chiusi.

Tutto si comporta
come se nulla fosse, 
anche la luna finge
di esser sempre piena.

E non sai più dove andare,
non sai più dove andare
ci dev'essere una porta 
per rimanere vivi.

Resta nascosto
tutto si confonde
e c'è poco da fidarsi
di chi illumina le ombre.
Tutto si comporta
come se nulla fosse,
ci dev'essere una colpa
per rimanere chiusi.

E non sai più dove andare,
non sai più dove andare.

Bianca Bi

*

quanto più intensa è la luce
tanto più nera appare l'ombra
così nelle ombre ce ne stiamo accucciati
dentro incavi angolari
tra fitte radici di piante incallite
che abbaiano al giorno la propria
insolenza.
dicono che siamo simili
come fratelli,
forse ci somigliamo
come si somigliano le notti.
eppure,
anche il sotterraneo, prima del calpestio
dei mille passi del mattino,
non s'illude forse di vedere il volto
aurorale del cielo?
ma è nell'angolo più buio
che noi lasciamo andare il pianto
delle nostre infanzie.
nulla lo deve illuminare.
forse ci somigliamo
come si somigliano due veleni. 

Bianca Bi

Se ora fosse ieri

se ora fosse ieri e ieri domani
mi sembrerebbe l'assenza
senza tregua
ma come so che ogni giorno
il sole sorge
accetterò la perenne nascita
e la perenne morte.
così la storia feconda
il presente e lo condanna
al divenire.
così il nuovo contiene il vecchio
così l'anima sempre nascente
ha memoria e preveggenza.
nella notte i suoi occhi 
guardano il sole.

Bianca Bi

Non abbiamo abbandonato

non abbiamo abbandonato
il desiderio di toccare
con religiosità gli oggetti 
più anonimi,
di amalgamare il mito alla realtà.
non abbiamo altro in fondo
che questo rimasuglio nello sguardo
che ricorda la fantasia dei bambini
indifferente all'impossibile.
così ti guardo coi miei occhi 
nocciola, la statura di un arbusto
e i capelli a caschetto
rigorosa come la Fede
sono portata a pensare
che un accordo speciale tra tutte 
le cose, una magnifica 
sinfonia, un'irripetibile armonia 
del caso abbia prodotto 
il nostro incontro
e che appena dopo ma fin dall'origine
nel tempo e nello spazio
tutto sia stato esultanza.

ma ecco adesso che mi risveglio
(perché la notte è come un'infanzia)
sotto la pioggia
io sono altissima
tocco il cielo con il capo
e so tutto
so bene tutto
e la fantasia mi è morta
con tutto questo sapere
e anche tu sai tutto
e siamo così lontani
siamo così tanto soli.

Bianca Bi